Viaggio in Expo

Andare in Expo, per me, è stato come fare un viaggio: ero curiosa, preparata ma non troppo per non rovinarmi la sorpresa, emozionata per le scoperte che avrei fatto. E come per tanti viaggi che faccio ho deciso di farlo con la mia piccola Carolina! Quando sono con lei le cose assumono una modalità diversa: io ci metto un minimo di organizzazione, ma poi lascio che sia lei a guidarmi come solo i bambini sanno fare, guardandosi attorno e scegliendo guidate dal cuore.

Ho iniziato a vedere questo “condominio” come lo chiama qualcuno, esattamente come faccio con le grandi città: la sera, quando tutto è illuminato e le cose assumono un fascino particolare.
Devo ammettere che il primo impatto è stato un pò ostico: entrati nel Padiglione Zero si viene guidati in un percorso direi rigido e definito, scandito dalle solerti guardie che ripetono incessantemente “di qua”, “lì no”, “fotografi ma poi torni indietro”…e il mio pensiero è stato “oh no, se è tutto così per me è un incubo”…ma poi, come per magia, la ressa cessa, le strade si diramano e la voglia di vedere tutto ti assale, rendendo impossibile scegliere dove andare.

La prima attrazione fatale è per la rete del Brasile, mano nella mano saliamo assieme a tanti altri adulti e bambini, e ci ritroviamo a metà strada divertite e già catturate dall’atmosfera di Expo.

Poi camminiamo lungo il Decumano e ci fermiamo per una piccola sosta ad ammirare la piscina del Padiglione della Repubblica Ceca con annesse sdraio e piccolo bar, una ragazza ci tiene a sottolineare che se vogliamo possiamo anche rinfrescarci coi piedi nell’acqua. Magari domani….

Continuiamo a passeggiare, e come non farsi coinvolgere dal Padiglione Angola? E fermarsi a guardare tutte le bellezze di questa terra, poste proprio ad altezza bimbo per altro?? I filmati sono davvero interessanti ed educativi, e anche i piatti proposti dal ristorante sono da tenere presente!

Per cena scegliamo uno dei tanti spazi disponibili, per prepararci all’estate andiamo in Olanda, dove i furgoncini sistemati attorno ad un piccolo giardinetto offrono le specialità del posto, che mia figlia sembra decisamente gradire!! Un’ultima corsa verso lo spettacolo di luci, acqua e musica offerto dall’albero della Vita alle 22.00 e poi via verso casa. Domani si torna, con il sole e tante ore a disposizione!

Oggi prendiamo la navetta per raggiungere la metà del Decumano e iniziare il giro da qui, curiosiamo nel padiglione Polacco con la sua costruzione fatta di cassette di frutta e la scritta

“Abbiate ogni speranza voi che entrate”, giochiamo nell’area bimbi del Padiglione Svizzera tra memory giganti e pastelli a cera, ci avventuriamo nella foresta dell’Austria, respirando aria pulita e fresca tra bolle d’aria e microscopi con cui ispezionare l’erba, camminiamo con il naso all’insù nel Padiglione della Francia, attratte dal profumo di baguette appena sfornate, ci lasciamo affascinare dal supermercato del futuro, con commessi robot e etichette digitali, cerchiamo di imparare i cibi della Spagna tra installazioni e filmati, e mangiamo noodles con le bacchette aspettando il momento tanto atteso della giornata…il Children Park, di cui parlo in questo secondo post perchè merita un’attenzione speciale!

Ovviamente non potevamo perderci la parata di Foody, che con i suoi colori e la sua allegria ci accompagna verso l’uscita con la voglia di tornare e vedere tutto quello che ancora rimane inesplorato!

Per altri suggerimenti su Expo con i bambini vi consiglio due bellissimi post, il primo di Milly Bimbieviaggi e il secondo di Mary Playgroundarounthecorner.