Settennio

Il settennio all’aroma di curry

Oggi è lunedì, e come mi capita da un po’ di tempo è la giornata dedicata alla programmazione.

Le cose da fare in settimana, i piccoli passi avanti nei progetti, la spesa, la gestione della casa…

Oggi però, a tutto questo si aggiunge un pranzo con un’amica che non vedo da tanto, siamo cresciute assieme, e assieme ne abbiamo combinate proprio tante.

Feste sul lago, vacanze in montagna, gite in pulmini improbabili in Umbria, la festa dei 18 anni, le prime sbronze al mare, insomma, ci siamo tenute compagnia.

Poi la vita ci ha volute vicine di casa, e quindi abbiamo condiviso serate assieme, momenti rubati ai bambini per scambiare quattro chiacchiere.

Poi io ho traslocato, e adesso era arrivata proprio l’ora di vedersi, anche perché, se adesso non condividiamo più lo stesso palazzo, ci siamo trovate a condividere qualcosa di più grande.

Entrambe abbiamo deciso che è ora di provare a realizzare un sogno, per me è il mio posticino, per lei è un bellissimo progetto che si chiama The Family Trainer.

E così, ovviamente, mi metto ai fornelli per pranzare con lei. E visto che nel suo sito c’è uno spazio dedicato all’alimentazione, dedico di preparare un pranzo sano, gustoso e nutriente e stavolta mi faccio ispirare da una ricetta di Emanuela Caorsi, sul web La Rapa Cruda.

La casa si riempie di un profumo caldo e avvolgente di curry, le lenticchie rosse si sfaldano come promesso, il latte di curry addolcisce la zuppa, a cui io aggiungo qualche anacardo croccante e dei crostini di pane scuro ai semi di lino.

Chiacchieriamo, ridiamo, ci raccontiamo e ci ritroviamo entrambe a condividere la consapevolezza che sì, siamo proprio nel settennio della Libertà.

Fin dai tempi di Ippocrate, filosofie occidentali e medicine orientali concordano nel ritenere che l’esistenza umana si suddivide in fasce di 7 anni, e quella dai 42 ai 49 è la fascia della libertà. Il periodo in cui esprimere tutta la ricchezza creativa che abbiamo dentro di noi: è in questa fase che diventa importantissimo rivolgersi verso il mondo e verso gli altri per imparare a dare.  Ci si apre agli altri, si lavora a progetti di grande respiro, si sente la necessità di “edificare il mondo e piantare i semi del futuro”.

E parliamo di fisica quantistica e di spiritualità, di come se ti metti in movimento il resto arriva, delle vibrazioni che ci avvolgono e della necessità di essere concentrate sull’obiettivo.

E sicuramente di energia nella mia sala ce n’è tanta, come c’è tanto amore.

Ci salutiamo con la certezza che il prossimo incontro sarà vicinissimo, perché abbiamo ancora un bel pezzo di vita da incrociare, e tanta strada da fare assieme.

 

 

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