09 Gen Il settennio di Giove
Si dice che la vita si apra ai cambiamenti ogni sette anni.
“La biologia sostiene che le cellule si rinnovino ogni 7 anni, trasformazione che comporterebbe un rinnovamento psicofisico a 360 gradi. “
Del rinnovamento settennale avevo già parlato qui, ma oggi sono dentro un nuovo passaggio, quindi avevo piacere a riproporvi la riflessione.
Il settennio appena concluso
Secondo la teoria del settennio, il periodo di età dai 42 ai 49 rappresenta “il settennio della libertà”.
Sono gli anni in cui si esprime la creatività, in cui si cerca l’autonomia, in cui ci si apre all’esterno per donare ciò che si è acquisito.
“Il regno del malvagio Marte genera un improvviso mutamento e conduce alle lotte, le amarezze e le disillusioni di cui è ricca l’età adulta”
In questo periodo ci si guarda dentro e si tirano le somme, è un po’ l’idea dell'”adesso o mai più” che accompagna il pensiero di molte mie clienti.
I miei 42 anni sono stati contrassegnati dalle dimissioni da dipendente e dall’apertura della partita iva, quindi direi che la libertà si è espressa eccome!!
Il settennio che si sta aprendo
Per gli anni che vanno dai 49 ai 56, quindi la fase in cui sono entrata da qualche settimana, si parla del periodo in cui far dono di quanto imparato e interiorizzato fin qui a vantaggio del futuro.
Che siano le nuove generazioni o che sia la propria espansione.
Questo settennio è associato a Giove: “Poi, sotto lo scettro di Giove, si presenta ancora una volta un picco della vita, la maturità propriamente detta, la quale, saggia e serena, contempla le gioie e le sofferenze dell’esistenza, sempre contribuendovi con gaiezza”.
Siamo nel tempo della stabilità, dell’armonia degli ambiti che costituiscono la nostra vita, dello “sviluppo della spiritualità in modo cosciente.”
Si dice che questo sia il periodo in cui cercare un nuovo ritmo nella vita personale e in quella lavorativa, guidati dal risveglio del cuore che si fa sentire oltre la ragione.
Il settennio del nuovo ascolto
“È arrivato il momento di imparare a soddisfare i nostri bisogni più intimi; abbiamo soddisfatto quelli dei nostri figli, dei nostri capi, ora dobbiamo imparare ad ascoltare e soddisfare i nostri, cambiando radicalmente punto di vista.”
Personalmente sento forte questo richiamo, che non significa annullare ciò che si è fatto fin qui, ma lavorare per dargli una nuova forma.
Sono all’inizio di questa fase di pensiero, e non so ancora cosa diventerà da qui a 7 anni.
Però so che voglio che inizi da me, dal mio sentire e dall’ascoltarmi.
E tu a che punto sei dei tuoi settenni?