18 Giu Coinvolgimento ed energia, amici o nemici?
“Abbandonati dolcemente all’attrazione delle cose che ami. Non ti porteranno mai fuori strada” – Ikigai
Quando lavoro con le donne che si rivolgono a me per far luce sui loro progetti, parto sempre da un momento di osservazione.
È un’attività lenta, costante, e molto intima.
Questo scendere nel profondo che facciamo all’inizio è necessario non solo a capire cosa fare, ma soprattutto a capire come farlo.
Perché arriva un momento, in questo percorso, in cui si arriva a cogliere un’essenza vera e intima che ci risuona dentro come null’altro prima.
Non solo nel cosa, ma soprattutto nel come.
C’è un concetto che sta a significare un momento, un’esperienza, un’attività in cui essere e sentirsi totalmente coinvolti.
Questo concetto ha vari nomi e declinazioni: Ikigai, Kairos, Flow …
Ma non è sufficiente.
Perché a questo dobbiamo aggiungere un altro pezzetto: come stiamo noi energeticamente?
Non so se vi è mai capitato di trascorrere una giornata facendo quello che amate profondamente, e alla sera sentirvi distrutte, o magari faticare ad alzarvi la mattina seguente.
E se provate a dire qualcosa sentite la voce di chi vi sta vicino che dice “Ma come, fai quello che ti piace, e ti lamenti anche?”
Sì, semplicemente perché, a volte, “coinvolgimento” ed “energia” non coincidono.
Per questo è importante tenere traccia di entrambi.
Nel libro “Design Your Life”, c’è un utilissimo esercizio: “Il diario dei momenti buoni” che serve proprio a questo scopo.
La prima parte dell’esercizio vi propone di prendere nota, per tre settimane, delle vostre attività indicando da un lato quanto vi sentite coinvolte a farle, e dall’altro quanto siete carica (lascia o toglie energia?).
Nella seconda parte vi invita a fare delle riflessioni su quanto avete annotato, facendovi aiutare da alcune macrocategorie di pensiero.
A: Che tipo di attività stavate svolgendo?
E: Dov’eravate a svolgere quell’attività?
I: Che tipo di interazioni avevate nello svolgere quella attività?
O: Quali oggetti utilizzavate per quella attività?
U: Che utenti c’erano con voi?
Questo esercizio è molto utile a mettere in luce quello che funziona o non funziona per voi.
E ribadisco il “per voi” perché ciascuno avrà il suo disegno ideale.
Vi faccio un esempio personale che, magari, può aiutarvi a capire meglio.
Prendendo nota delle mie attività ho osservato alcune dinamiche interessanti a cui non avevo minimamente fatto caso.
Dopo alcune settimane di osservazione ho creato quattro categorie.
La prima categoria l’ho definita Twilight e comprende le attività che mi piacciono moltissimo, ma che mi prosciugano a livello energetico. Gli eventi e le formazioni da me, per esempio. Sono momenti meravigliosi, in cui perdo totalmente la connessione con l’esterno, ma che mi richiedono molta presenza e concentrazione e quindi mi affaticano tanto.
La seconda categoria l’ho definita Poirot e comprende le attività che non mi coinvolgono particolarmente, ma che mi ricaricano a livello fisico e mentale. Come i mestieri di casa, per esempio.
La terza categoria l’ho definitiva I Promessi Sposi e comprende le attività che non mi coinvolgono e che mi distruggono a livello energetico. Come la contabilità!
L’ultima categoria l’ho chiamata Harry Potter e comprende le attività che mi coinvolgono e mi caricano allo stesso tempo. Come prendermi cura della casa, cucinare per le persone che amo, guardare un film alla televisione o viaggiare.
Osservandole più a fondo ho notato che la maggior parte delle attività che mi ricaricano a livello energetico sono svolte in casa e da sola. E che tendenzialmente preferisco lavorare con poche persone alla volta, non amo i grandi gruppi e non amo la confusione.
Tutte queste messe a fuoco non servono solo a cambiare “la nostra vita”, ma anche ad organizzarla meglio.
Nel mio caso, per esempio, mi hanno permesso di apportare dei piccoli cambiamenti nella mia attività che oggi mi rendono ancor più soddisfatta di quello che faccio perché lo faccio in una modalità che mi risuona e mi fa stare bene.
Nel concreto ho iniziato a dire “no” ad alcune proposte che, seppur molto allettanti e stimolanti, messe tutte assieme mi avrebbero distrutta energeticamente; tenendo solo le mie super preferite!
Ho costruito la mia agenda settimanale alternando momenti di lavoro a casa con giornate fuori e momenti di solitudine a occasioni di convivialità.
Ho sempre tenuto una giornata libera dopo attività molto intense a livello emotivo, e ho circondato le attività poco coinvolgenti da quelle che adoro.
Per voi magari sarà una corsa al parco invece che stirare le camicie.
O uscire con gli amici invece che stare in casa sul divano ad ascoltare musica. Sta a voi trovare la vostra via, provare per credere!
Tenete traccia per le prossime due settimane delle attività che fate, di come vi fanno sentire, dell’energia che vi lasciano o vi tolgono e poi cercate dei punti comuni.
Sarò felice se vorrete condividere con me le vostre riflessioni.
Io, per aiutarvi nell’ esercizio, ho preparato un template che potete scaricare gratuitamente al link qui sotto.
Vedrete, sarà sorprendente!