03 Set La forza della comunità
Da qualche tempo sto parlando della Bottega dei saperi, ma da dove nasce questo progetto?
Nella mia vita lavorativa ho avuto la fortuna di vivere esperienze diverse.
Da ciascuna ho imparato qualcosa che è entrato a far parte del mio bagaglio esperienziale.
Alcune mi hanno coinvolta di più, altre di meno.
Alcune mi hanno messa in crisi, altre mi hanno rafforzata.
Tutte mi sono servite ad essere la professionista che sono oggi, e tutte contribuiscono a costruire quanto sarò in grado di fare da domani.
L’ultimo periodo in azienda l’ho vissuto appassionandomi di Smartworking. Non tanto per i concetti di welfare ad esso collegati, o meglio: non solo.
Quello che mi affascinava e che considero tutt’ora fondamentale è la commistione di ambienti e persone.
Lavorare in luoghi diversi da quello a cui si è abituati, per aprire la mente e diventare più creativi.
In fondo è così fin dai tempi della scuola.
Le esperienze di scambi, di Erasmus, di “fuori sede” aiutano a crescere proprio perché permettono allo studente di guardare in modo nuovo il mondo in cui vive quotidianamente.
Così avviene, o meglio: dovrebbe avvenire, nel lavoro.
Le crescite più importanti le ho avute quando ho collaborato con uffici diversi dal mio, quando ho vissuto realtà esterne, quando ho lavorato in ambienti nuovi con persone sconosciute.
Da quando sono freelance ho capito con ancora maggior forza che la collaborazione è ossigeno puro, e non parlo di networking, o meglio: non solo.
Quello che mi ha colpita da subito sono stati i progetti nati dalla commistione di idee e competenze. La forza del percorrere la strada supportata da qualcuno che mi aiutasse a vedere le cose che non ero in grado di fare da sola. L’importanza di farsi aiutare sulle attività che non fanno parte delle mie capacità. La potenza del confronto e della contaminazione.
Io ho avuto la fortuna di trovare due professioniste con cui sto percorrendo la mia strada a suon di call, incontri, chiacchierate e Re3at, ma ad un certo punto ho capito che volevo ampliare tutto questo, offrendo anche ad altri la possibilità di supportarsi e vivere una comunità fatta di scambi, concretezza e competenze.
Da qui è nata l’idea della “Bottega dei Saperi”, un progetto che prende spunto dalla forza della comunità.
Ho pensato ad una formula che fosse il più possibile mista.
Non solo donne, non solo online, non solo networking, non solo freelance, non solo Italia.
Una comunità fatta di idee, di incontri, di scambi, di contenuti, di supporto e anche di tutto ciò che, sembra un dettaglio, ma che aiuta a lavorare meglio.
Al suo interno ci sono persone che lavorano in azienda, professionisti, artigiani, chi ha appena iniziato e chi è già a buon punto, chi ha deciso di cambiare strada e chi ha voluto fermarsi.
Ho provato a pensare un modello aperto a spazi, persone, idee e iniziative.
Ad oggi non so dove mi porterà questo progetto, ma ho sentito dentro di me che era la cosa giusta da fare.
E così, semplicemente, l’ho fatta.
Se vuoi farne parte scrivimi!